Foranna: “Vi racconto i 25 anni della Teamsport Millennium”

di Nunzio Currenti

Venticinque anni sui campi di calcio giovanile. Venticinque a inseguire un sogno, quello di costruire una struttura che “respiri” sport e profumi di valori. Salvo Foranna, presidente della Teamsport Millennium, brinda alla prestigiosa ricorrenza con grande emozione e con la consapevolezza di aver percorso tanta strada insieme con la famiglia, gli amici, i tecnici e i ragazzi. Foranna è così. Un sognatore, che ce la mette tutta a realizzare i propri sogni, a scrivere quel connubio inscindibile che prende proprio il calcio dei più piccoli lo sport più bello del mondo

Ho veramente sentito da parte di tutte le persone presenti alla festa dei 25 anni stima, affetto, riconoscimento, gratitudine, amicizia e attaccamento, che hanno toccato il mio cuore come nient’altro in questi anni. Non riesco davvero a esprimere con le parole le emozioni. Ma, credimi, sono davvero forti“.

La Teamsport è ormai più che una famiglia. Vive il grandissimo senso di condivisione in un’epoca difficile per i giovani, specialmente dopo il covid.

Negli ultimi anni ho inserito la figura di una mamma dirigente per squadra, che ha migliorato in modo consistente la collaborazione con le famiglie nel percorso educativo. Attraverso questo ponte comunicativo, cerchiamo di stringere ancora di più un legame con i nostri ragazzi, per i quali auspichiamo sempre una crescita sportiva e umana”.

Una stagione particolare, segnata dal grave lutto, ma anche da quella voglia di non mollare e di non smarrire nulla. Anzi intensificare l’azione ancora di più. “Papà è stato colui che mi ha trasmesso l’amore per questo sport. Come detto alla festa, senza di lui non ci sarebbe la Teamsport”.

La collaborazione con l’Empoli ha certamente aperto un quadro di prospettiva importante:Il potersi confrontare con una società professionista che fatto la storia nel mondo dei settori giovanili ci ha permesso di fare una crescita esponenziale sotto tutto i punti di vista: tattica, tecnica, studio, programmazione e interazione con i giocatori. Eravamo già in grado da soli di farlo in maniera positiva, ma l’Empoli ci ha permesso di farlo in maniera più pregnante”.

La violenza nel calcio giovanile purtroppo continua a esserci su scala nazionale, secondo te come si può intervenire e che idee avresti sul piano educativo.

non potremo mai sostituirci alle famiglie, che sono ovviamente le prime a dover educare i ragazzi verso la legalità e il fair play, ma abbiamo intrapreso alcune vie per aiutare i ragazzi a capire alcuni aspetti del calcio che potrebbero sfuggire loro. Su tutte, abbiamo un progetto portato anni fa in federazione insieme ad altre società, che prevede l’inserimento degli arbitri in erba nelle sedute delle scuole calcio, in modo da poter fare più esperienza in campo, e punizioni severe ed esemplari ai dirigenti che hanno atteggiamenti sbagliati e danno un esempio poco educativo ai ragazzi”.

Quindici anni fa il ruolo di direttore tecnico nn era paventato, la sua intuzione oggi ha prodotto un lavoro con Pierpaolo Alderisi importante.

“L’idea che ho avuto, insieme alla persona che poi ha ricoperto tale ruolo, era quella di poter permettere agli istruttori un confronto continuo con conseguente formazione, così da migliorare il lavoro che ogni giorno si portava in campo. I frutti sono evidenti perché questa società è oggi diventata una società d’élite”.

Oggi Salvo Foranna come si sente? “Orgoglioso, prima di tutto. Perché sono riuscito, a piccoli passi, con tanto lavoro, a rendere questa società un punto di riferimento per tantissimi giovani e famiglie”.

Quanti momenti belli, quanti quelli brutti. La storia di 25 anni è un po’ come la vita. “Sicuramente il primo campionato provinciale e interprovinciale vinto con i 2001/02 Under 17, che gioia dopo la delusione con il gruppo 98/99. I momenti difficili ci sono stati, ma l’idea di andare avanti per le mie idee non ha mai vacillato”.

Il sogno rimane sempre lo stesso, vivere e condividere tutto insieme (encomiabile il lavoro di Marco Fiorito, il supporto infaticabile di Fabio Foranna, il fratello di Salvo, e di tanti che operano da sempre all’interno… e sono davvero tanti che ci credono). “I nostri sogni e più grandi obiettivi, adesso, sono poter avere a disposizione una struttura con il campo 11 e vedere un nostro ragazzo un giorno giocare tra i professionisti“.