Una stagione da incorniciare, parla Fabio Comandatore

di Francesco Testa

Da calciatore tante presenze fra i professionisti in alcune delle più blasonate compagini della Sicilia e del meridione. Da allenatore tanta gavetta ma anche tanta esperienza e, soprattutto, tante soddisfazioni. L’ultima proprio la scorsa domenica. Classe 1983, originario di Gela, Fabio Comandatore guida da tre anni il Niscemi, compagine che in tre anni ha contribuito a portare in Eccellenza, e che solo tre anni fa lottava per la salvezza nei polverosi campi della Prima Categoria.

Una storica prima volta

Proprio in Eccellenza, del resto, il sodalizio niscemese non c’era mai stato. Nel 1991, l’anno del definitivo addio alla Serie D, i vertici societari dell’epoca decisero infatti di non iscriverlo al massimo campionato regionale. Sarà quindi una prima volta storica, che non poteva non rendere i festeggiamenti di domenica ancora più dolci. “È una sensazione bellissima”, esordisce il tecnico gelese. “Come bellissimo è il figurare fra gli artefici di questa impresa sportiva”. Impresa sportiva possibile, naturalmente, grazie anche al solerte lavoro di una proprietà sempre presente. “La società è stata sempre seria e disponibile”, ci tiene a precisare, “e mi ha consentito di lavorare con una rosa praticamente completa già ad inizio ritiro”. “Festeggiare in uno stadio – il ‘Santa Maria – Pontelongo’ – completamente rifatto a nuovo, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, è stata un’emozione indescrivibile”, aggiunge. “Niscemi non ha gruppi di tifo organizzato, ma la presenza sugli spalti è stata sempre numerosa ed appassionata. Già quando giocavamo in terra battuta, sugli spalti si raggiungevano le millecinquecento presenze. Domenica, ad assistere all’incontro c’erano più di duemila tifosi”.

Una stagione da incorniciare

Sessantuno punti. Il frutto di venti vittorie, un pareggio e due sconfitte, ma anche di un attacco stellare. Sono ottantuno i gol finora messi a segno dalla truppa gialloverde in questa stagione: nessun’altra compagine siciliana, né in Promozione né in Eccellenza, ha saputo fare meglio, e non è ancora finita. “Ho proposto da subito un modulo parecchio offensivo”, afferma a tal proposito. “Chi all’inizio era un po’ scettico ha dovuto ricredersi: siamo andati in rete con tantissimi giocatori diversi. Il segreto è nel gruppo. La mia è una squadra giovane, costituita prevalentemente da under 28 – solo Federico Amaya e Andrea Alma hanno più di trent’anni – e sempre pronta a mettere in pratica i miei insegnamenti. Persone fantastiche”.

Una scommessa vinta

Di avere fra le mani un gruppo capace di grandi cose, Comandatore era consapevole già al termine della prima partita di campionato, che non per nulla ricorda come la più bella. “Eravamo ad Acireale, dove stavamo affrontando l’Aci e Galatea. Abbiamo vinto la partita in rimonta, al 94’ e con un uomo in meno. Al triplice fischio ho capito di avere a mia disposizione una grande squadra”. “La mia esperienza a Niscemi”, ricorda nostalgico, “è cominciata come una scommessa, e finora mi sta regalando tante soddisfazioni. Durante la mia prima stagione giocavamo su un campo in terra battuta e tutti ci davano per spacciati, eppure ci siamo salvati e l’anno dopo abbiamo dato inizio alla scalata mediante la quale abbiamo raggiunto questo storico traguardo”. “A parte i festeggiamenti di domenica e il ritorno al Pontelongo, avvenuto qualche settimana fa”, precisa, “i miei ricordi più belli appartengono proprio alla stagione 2022-2023”.

Un campionato (quasi) tutto da decidere

Arrivato il primo verdetto, nel girone D di Promozione proseguono tanto la lotta per la salvezza, con Città di Canicattini, Frigintini ed Aci e Galatea parecchio in bilico, quanto la bagarre per la disputa dei play-off, comunque subordinata alla regola dei dieci punti. In questo momento, ad occupare la seconda, la terza, la quarta e la quinta posizione della graduatoria ci sono formazioni parecchio combattive, che ben stanno figurando. “Durante i play-off ogni valore si annulla”, sostiene. “Il piazzamento ottenuto in classifica conta relativamente: ricordo che nella stagione 2003-2004, col Vittoria, vincemmo i play-off per il salto in Serie C1 da terzi. Megara e Priolo stanno facendo benissimo ed hanno saputo metterci in difficoltà, il Pro Ragusa – da sette partite a questa parte – sa solo vincere, così come il Noto dell’ultimo periodo, che ha perso solo contro di noi. Non vedo favorite, e tanto dipenderà dalla condizione fisica e psicologica con cui le squadre arriveranno a maggio”. Il raggruppamento di quest’anno, comunque, l’ha colpito in positivo. “L’età media del girone, come di tanti altri campionati regionali, si è abbassata considerevolmente. Ne sono contento. Tanti sono i giovani che ben stanno figurando fra i grandi. Fra questi, non posso non menzionare Isaac Success del Frigintini, come anche Jacopo Gabrielli e Michael Guzzardi del Noto”.

Un ultimo pensiero… All’Eccellenza

Tutto da decidere è anche il girone B di Eccellenza. Lì milita il Modica, squadra della città alla quale il mister gialloverde è profondamente legato. Allo stato attuale, gli uomini di Pasquale Ferrara condividono col Milazzo una vetta sempre più insidiata da Città di Avola, Vittoria e Nebros: una serrata lotta, quella per il salto in Serie D, che sta entusiasmando tutto il panorama calcistico siciliano. “La sfida di quest’anno non poteva essere più affascinante”, premette, “ed è difficile dire chi riuscirà a spuntarla. Chi perderà anche una sola partita, rischierà di perdere definitivamente l’intera posta in palio”. “Dirò di più”, conclude. “A mio parere il Vittoria non ne perderà neanche una”.

(Foto tratta dalla pagina Facebook dell’ASD Niscemi Football Club)