Serie D, il fattore esterno è una chimera
di Nunzio CurrentiSerie D11 Novembre 2024 - 20:38
L’undicesima giornata sancì un passaggio chiaro. Nel girone I si vince poco in trasferta. O, come successo ieri, non si vince proprio. Delle 26 vittorie esterne la metà è concentrata in appena tre giornate (la seconda, la terza e la sesta) progressivamente la restante parte è spalmata nelle altre giornate di campionato. Davvero poco. Un dato che necessariamente deve fare riflettere, crescono irrimediabilmente le rivalità, ma al tempo stesso le squadre si inquadrano e si conoscono meglio.
Nessuna vittoria in trasferta
Nella giornata appena conclusa, il fattore esterno si azzerra. Cinque pareggi (il dato sale a 30) e appena tre vittorie interne. Ricordiamo che Acireale-Vibonese si giocherà giorno 20 novembre. Negli altri gironi un caso simile accade nel girone F dove su nove partite sei sono state le partite in parità e tre i successi interni.
Pareggite acuta
Cinque pareggi. Cresce il dato. Diventa significativo. Quota 30. In media, il girone I è il raggruppamento dove si pareggia di più. Le partite sono belle e accese. Di questi 30 pareggi, altro aspetto da evidenziare, che 13 partite, quasi la metà, si è chiusa a reti inviolate. Dodici sono state le partite finite 1-1, quattro quelle sul 2-2. Solo una si è conclusa sul 3-3 , il derby Nissa-Sancataldese destinato a fare storia in quanto maturato tra le due squadre che hanno fatto più pareggi (sei), primato condiviso con il Ragusa.
Segnano poco
Con tredici sfide concluse senza reti, inevitabile, andare a guardare la classifica degli attacchi più prolifi. Ben quattro squadre in 11 giornate hanno segnato appena sei reti. Le ricordiamo: Paternò, Enna, Acireale e Akragas. Se scandagliamo i cammini notiamo che l’Enna ha impattato 4 volte, il Paternò tre (una volta con l’Enna) e l’Akragas 1. Il Ragusa – con sette reti segnate – ha pareggiato 0-0 tre volte. Il dato è chiaramente incisivo sul percorso stagionale. La classifica parla chiaro. Si è parlato tanto delle dodici squadre siciliane, ma le calabresi stanno marciando a mille. E negli ultimi posti ci sono solo formazioni siciliane. Cosa attendersi?