11 Settembre 2024, 15:40
Fa parlare il campo, i risultati, la sua esperienza in panchina. Non fa troppi giri di parole. Parla chiaramente della sua nuova esperienza e trasmette grande entusiasmo in un ambiente caloroso.
La sua Sancataldese piace perché è giovane, lotta e non si risparmia. Orazio Pidatella – dopo lo splendido finale di stagione alla guida del Canicattì – è ripartito da San Cataldo con la stessa voglia di sempre, forte del sostegno dello staff e della società. Idee chiare e obiettivi precisi. Tutto questo emerge dopo il pari con il Licata e alla vigilia della trasferta di Enna, che segnerà il debutto casalingo degli ennesi.
“Parliamo di una squadra – spiega il tecnico Pidatella, ex Canicattì – che ha passato due turni di Coppa Italia. Dimostra che è quadrata, ha fatto risultato a Favara che non è un campo semplice. Squadra fatta con intelligenza e con giocatori di categoria, allenata da un buon allenatore anche lui molto esperto per la Serie D. La società e l’ambiente hanno molto entusiasmo. Tutte compponenti importanti. Il fattore campo conta, secondo me, poco. Proveremo a fare una prova importante domenica, cerchermeo di sbagliare il meno possibile”.
Pidatella traccia un bilancio dei primi mesi di lavoro a San Cataldo, una piazza che conosce benissimo per aver già allenato in passato.
“Ho trovato una società organizzata, una società che da parecchi anni fa questo campionato, abituata alla Serie D e alle insidie. Non è stato difficile trovare un’intesa con lo staff dirigenziale e la squadra. Ci sono tante persone che ci credono e che ce la mettono tutta per non far mancare nulla alla squadra. Sono molto felice”
Pidatella lavora praticamente con lo stesso gruppo di lavoro di Canicattì. Una condizione importante per un allenatore che ai nostri giorni vive certamente un cambiamento importante nel modo di lavorare e di produrre risultati.
“Lo staff è tutto oggi. L’allenatore, secondo me, non può essere più un uomo solo al comando. L’allenatore deve confrontarsi con persone competenti. Lo staff è determinante per il buon esito della stagione”.
Domenica il debutto in campionato contro il Licata è stato suggellato da una prova ricca di spunti. “Sono convinto che sia stata una partita di alto livello, considerato il periodo iniziale della stagione. Ritengo il 2-2 il risultato più giusto e ritengo che la mia squadra abbia disputato una buona prestazione. Giocarsela alla pari con il Licata, che si è rivelato è stata una bella cosa. C’è sempre da migliorare. Tutti dobbiamo farlo. Non esiste la perfezione. Non possiamo rimproverarci nulla. Trascinati da un pubblico numeroso e caloroso”.
Un derby appassionante in un campionato ricco di questo appuntamenti con 12 siciliane. “Dodici siciliane rendono la Serie D molto avvicinente con squadre molto attrezzate e senza cenerentole. Ogni partita non sarà mai scontata. Ci sono tanti derby sentiti. Basterà poco per rompere gli equilibri. Sarà importante non sbagliare”.
Cominciato un viaggio importante con un gruppo giovane e con una mentalità definita, quella cioè di valorizzare nuove risorse. Una politica chiara in linea con tanti propositi di crescita in Serie D.
“Noi dobbiamo raggiungere l’obiettivo. E per farlo dovremmo giocare ogni partita come una finale. E credo che domenica si sia visto. Vogliamo crescere come squadre, come ambiente, come società. E, poi, vogliamo valorizzare qualche giovane che corre. Noi abbiamo giocato con Germano nato nel 2007. Puntiamo all’obbiettivo della classifica di Giovani D valore”.
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11 Settembre 2024, 15:40