Nissa-Enna, contro la chiusura degli spalti la LND a fianco delle società

di Valentino Sucato

Il provvedimento di ieri del Prefetto di Caltanissetta che vieta l’ingresso dei tifosi per motivi di ordine pubblico nella gara di domenica prossima Nissa-Enna valida per la Coppa Italia di Serie D sta gia creando un vespaio di polemiche, e non solo.

Le motivazioni

Va chiarito sin da subito che alla base del provvedimento restrittivo vi sono delle motivazioni assolutamente fondate su fatti incontrovertibili. C’è infatti una forte rivalità storica tra le due tifoserie che qualche volta in particolare nel 2020, ha determinato scontri e violenza tra ultras.

Società penalizzate

E come purtroppo si dice sempre in questi casi la stupidità di uno sporadico gruppo di facinorosi grava su tutte le due tifoserie e ancora peggio sulle società che poi sono quelle che pagano il conto salato. Si tratta di un danno economico e di immagine che nulla hanno a che fare sull’onorabilità delle due società ed in particolare dei due presidenti su cui ricadono colpe non loro.

Ricorsi e carte bollate?

Ieri il presidente della società nissena, Luca  Giovannone, attraverso i social aveva manifestato il proprio rammarico promettendo di proseguire tutte le vie previste dalle normative vigenti per modificare o eventualmente impugnare il provvedimento del prefetto di Caltanissetta. Dalle parole ai fatti. E già nella giornata di ieri è partita dalla società nissena una richiesta di accesso agli atti presso la locale Prefettura per prendere visione e contezza di tutte le motivazioni che sostanziano il provvedimento.

Anche la LND a favore delle società

Accanto alla società nissena e indirettamente anche a quella ennese vi è la Lega Nazionale Dilettanti che ha inviato al prefetto di Caltanissetta e all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. un’ istanza di revisione del provvedimento. In pratica si tratta di una presa di posizione abbastanza significativa dei massimi vertici federali, il presidente della LND  Giancarlo Abete ed il Presidente della LND Sicilia dott. Sandro Morgana, che determina un precedente non solo da un punto di vista formale. Quali sono gli elementi alla base delle istanze della società Nissa e dei vertici della Lnd?

Tra le società ottimi rapporti

A mettere nero su bianco è il coordinatore del dipartimento interregionale Avv. Luigi Barbiero che evidenza gli ottimi rapporti esistenti tra tutti i dirigenti di entrambi i sodalizi i quali “hanno in più occasioni – si legge- dato dimostrazione di intrattenere rapporti di reciproca amicizia a testimonianza che non sussiste alcun tipo di presupposto negativo ed ostile tra le parti”. Il dipartimento Interregionale spiega inoltre che “lo stadio di  Caltanissetta è assolutamente idoneo ad ospitare la gara poiché garantisce la separazione dei settori tra i tifosi di casa e gli ospiti” e che il divieto di accesso ai tifosi punirebbe oltremodo ai tantissimi tifosi perbene a partecipare ad una festa dello sport tra due importanti e storiche città della Sicilia di prendere parte ad un’importante con un incontro di cartello tra due società con grandi tradizioni calcistiche, peraltro neo-promosse”.

Si prevede una settimana calda e non da un punto di vista meteorologico. Il weekend è vicino e il pallone è pronto a rotolare e a regalare emozioni. Ma prima del fischio d’inizio si dovrà giocare un altro match con in campo presidenti, avvocati, prefetto. Con la possibilità che la partita possa essere, in attesa di decisioni, rinviata a data da destinarsi. Un modo come un altro per dimostrare come questo sport, popolare e amato dalla quasi totalità della popolazione, possa essere condizionato da un pugno di imbecilli per nulla innamorati di quella maglia che anzi disonorano con gesti gravi che nulla hanno a che fare con questo sport.