15 Giugno 2024, 10:33
Se ne è andato a 70 anni, lasciando un vuoto incolmabile. Turi Cavallaro era una persona buona, uno straordinario padre di famiglia che aveva dedicato la sua vita al calcio e ai giovani.
Nella sua carriera pluridecennale, al servizio del calcio a Trecastagni (e dell’Us Trecastagni) ha saputo sempre creare un settore giovanile, impostato sulla qualità e improntato sui valori, fondamentali per la crescita dei piccoli calciatori. Aveva perfettamente radicato il significato profondo del valore educativo dello sport, visto che si è sempre battuto anche contro la violenza nel calcio.
Fu fiduciario del Coni Catania – sotto la presidenza di Pippo Crisafulli – e ha sempre avuto il plauso delle istituzioni federali (ottenne la benemerenza sportiva nel 2012 dalla Figc, personalmente dal compianto Tavecchio e da Abete). Rimane la grande eredità da tramandare e un patrimonio di valori da non disperdere in quanti proseguiranno nella sua attività. I giovani erano per lui il futuro.
Il cordoglio del mondo sportivo è unanime, ma anche di Trecastagni, di cui è sempre stato uno dei figli più illustri. Occorre ricordare il suo percorso e le sue battaglie (una tra le tante, quella della riapertura del campo la Carlina) senza voltarsi indietro. Il sorriso di Turi Cavallaro continuerà a illuminare il percorso di tanti sportivi. La sua forza era la sua semplicità, valore assoluto che lo rendeva davvero un grande uomo.
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15 Giugno 2024, 10:33