Monforte San Giorgio, la risalita può cominciare

di Claudio Civilleri

Acclamato dall’ambiente giallorosso del Messena 1966 come la squadra da battere del girone B di promozione, il Monforte San Giorgio ha avuto un inizio di stagione da incubo. Dopo la vittoria alla prima di campionato i neroverdi hanno messo insieme 1 punto in 4 partite inanellando 3 sconfitte pesanti per classifica, morale e ambizioni.

Nuove prospettive

L’allontanamento prima e il reintegro poi del tecnico Salvatore Cambria sembrava aver acuito il malessere della piazza. L’ultima di campionato però sembra aver riacceso la luce per il club di via Vitagliano 92, la schiacciante vittoria per 0-3 sul campo dell’Atletico Messina ha l’aria di confermare ciò che di buono si era intravisto alla 6 giornata contro la Polisportiva San’Alessio.
Se il roboante 6-1 rifilato agli arancioneri ultimissimi in classifica era apparso come qualcosa di dovuto, la vittoria schiacciante in trasferta grazie alla doppietta di un super Assenzio e alla marcatura sul finale di Isgro regalano al tecnico, alla piazza ma anche agli analisti una prospettiva diversa, più ottimistica.

 

Numeri confortanti

Nonostante la distanza importante di 7 punti dalla vetta e il pesantissimo 3 alla casella delle sconfitte i numeri dei neroverdi non sono così allarmanti. Le reti realizzate dalla compagine di Cambria, 14, sono in perfetta linea con le squadre di vertice come Messana e Mistretta (solo il Villafranca tra le tre che guidano il girone ha fatto meglio con 17) e la differenza reti, 5, è di poco peggiore di competitors che ricoprono posizioni più blasonate come San Fratello Acquedolcese, 6 e Mistretta, 8.

Insomma i numeri da cui ripartire per invertire il trend negativo ci sono tutti, il tempo per recuperare lo svantaggio considerevole di 7 punti anche considerando che il girone B è uno dei più equilibrati e frizzati tra tutti i gironi di Promozione. Sta adesso quindi al tecnico Cambria trasformare questi due successi nel punto di partenza per la risalita dei neroverdi affinché possano competere per posizioni più adeguate al blasone e all’organico della rosa.