Mister Marco Coppa “Con l’Akragas una stagione magnifica, grandi ragazzi e tifo da brividi”

di Valentino Sucato

Marco Coppa è l’ex allenatore di Taormina, Atletico Catania, Giarre, Biancavilla, Paternò e, per ultimo in ordine di tempo, l’Akragas. Vista la sua esperienza, parleremo di calcio “global” e “local”

Le vicende italiche all’ ultimo campionato europeo e le mancate qualificazioni agli ultimi due mondiali ci mostrano un percorso negativo del calcio italiano. Cosa ne pensa?

“Da tempo mi capita di fare una riflessione ad alta voce parlandone anche con gli amici davanti ad una pizza che mi chiedono la stessa identica cosa che mi chiedete vii. Oggi sempre meno ragazzi vogliono giocare al calcio, almeno rispetto al passato, e non per forza bisogna leggerla come qualcosa di negativo. Le alternative si sono quintuplicate e dunque hanno preso quota anche gli altri sport ai quali i ragazzi oggi si avvicinano. Molti altri preferiscono “uomini e donne” o il “grande fratello” e questa è la parte della medaglia più deprimente del motivo per cui buona parte dei ragazzi non vogliono più giocare al calcio. Altro motivo e non per ultimo e che espongo tutte le volte che vado in TV, sono quei procuratori sportivi disonesti nei riguardi del ragazzo e delle loro famiglie (ecco poi giustificato il comportamento di alcuni genitori) ed alcune scuole calcio che non dovrebbero neppure esistere in cui osservo educatori perché di questo dovrebbe trattarsi, voler farsi notare come bravi allenatori sotto il profilo tattico (che è una profonda assurdità a quell’ età) e tecnico pensando più ad allenare se stessi che i ragazzi appunto”

 

L’anno scorso ad Agrigento si può dire di avere fatto una grande impresa. Una salvezza difficile che avete raggiunto con largo anticipo. Ci può spiegare i segreti di questo risultato?

“Ad Agrigento in molti hanno considerato il risultato della nostra salvezza con largo anticipo come qualcosa di ovvio, quando, non solo io per fortuna, si sa quanto sacrificio c’è stato dietro a tutto questo, com’è giusto che sia, ma io ed i miei ragazzi ed il mio staff sappiamo quanto di straordinario è stato fatto. Tiferò sempre Akragas perché a me è entrata nel cuore questa squadra e sarò sempre un ultras dell’ Akragas perche i tifosi mi hanno sempre voluto bene fino alla sorpresa da brividi l’ultima giornata con la dedica sotto la curva”

Con chi vuoi condividere il risultato della scorsa stagione? 

“La condivisione di questo risultato non può che riferirsi ai miei ragazzi per le volte che ci siamo chiusi dentro lo spogliatoio io e loro, insieme al mio staff, guardandoci negli occhi da uomini, decidendo di fare questa bella impresa e mi dispiace enormemente venire a sapere, (perché il calcio è un mondo molto piccolo e di grande cortile per cui è facile conoscere le cose), che qualcun’altro vada in giro volendosi accaparrare meriti che non ha per tutto questo”