Lirio Torregrossa, uno sguardo al passato per rivalutare il presente
di Giuseppe La RussaSerie D12 Novembre 2024 - 19:50
Il mondo del calcio dilettantistico, ancora oggi, si avvale di gente che ancora crede nelle qualità di questo articolato organismo. Una di queste è sicuramente Lirio Torregrossa, figura emblematica del calcio siciliano, che ha calcato i più magnificenti campi d’Italia, cercando sempre di migliorarsi anno dopo anno, sia come giocatore, che come allenatore. Poche settimane fa, ha commentato, insieme ad Alessandro Silverio, il derby fra Nissa e Sancataldese, terminato con un pirotecnico 3-3. A lui abbiamo chiesto un’analisi generale del campionato di Serie D che vede, attualmente, Scafatese, Siracusa e Vibonese, quest’ultima con una partita da recuperare, ferme a 23 punti, con una Reggina dietro pronta a sorprendere. Inoltre gli abbiamo chiesto un parere sul calcio odierno.
Lirio, quali sono le sue prime impressioni dopo le prime 11 giornate di Serie D?
“Dopo 11 giornate, il girone appare competitivo, con più squadre in lotta per la promozione. La classifica è relativamente serrata e ogni partita può riservare sorprese. Alcuni attaccanti e centrocampisti stanno emergendo, mostrando capacità di influenzare i risultati e aiutare le loro squadre a conquistare punti preziosi.
Gli infortuni stanno influenzando alcune squadre, rendendo cruciali le scelte degli allenatori nel gestire le rose. In sintesi, il Girone I della Serie D sta offrendo un campionato interessante, con sfide avvincenti e molte squadre pronte a dar battaglia per i loro obiettivi”
Sarà siciliana la prossima vincitrice del campionato di Serie D?
“È possibile che una squadra siciliana, come il Siracusa, possa vincere il girone I della Serie D, considerando la loro competitività storica. Se riescono a mantenere costanza e a sfruttare i talenti disponibili, potrebbero essere tra le favorite. Tuttavia, sarà fondamentale osservare come si sviluppano le prossime partite e la lotta tra le varie squadre in corsa”
Nissa e Sancataldese si trovano a pari punti nel girone. Quale delle due sta deludendo, secondo lei?
“Se Nissa e Sancataldese si trovano a pari punti nel girone, ma la Nissa è quella che si aspetta di più da questo campionato, allora si può dire che sta deludendo le aspettative iniziali. La Nissa potrebbe aver avuto ambizioni più alte, come la lotta per la zona playoff o addirittura la promozione, mentre la Sancataldese potrebbe essere vista come una squadra più focalizzata sulla salvezza. Se la Nissa non riesce a raggiungere i risultati attesi, ciò potrebbe rappresentare una delusione significativa rispetto alle aspettative della società e dei tifosi”
Ci racconta un aneddoto della sua carriera da giocatore professionista?
“Un aneddoto divertente della mia carriera professionista risale al periodo in cui giocavo in Serie B con il Messina. Era la prima giornata di campionato e l’allenatore Franco Scoglio mi chiese come stavo e se avevo fiato. Io risposi che stavo alla grande! Alla mia risposta, lui mi disse: “Vai in tribuna a tifare Messina!”Ahahahah! È un ricordo che mi fa sempre sorridere e che riflette il suo carattere unico e il clima di quel periodo”
Che differenza c’è fra il giocatore di oggi e quello di tanti anni fa?
”1 preparazione fisica. Oggi i giocatori seguono programmi di allenamento molto più sofisticati e personalizzati. Nutrizione, recupero e preparazione atletica sono scienze integrate nella carriera di un calciatore moderno.
2.Il gioco è evoluto, con un maggior focus sulla velocità, sulla tattica e sul possesso palla. I giocatori di oggi devono adattarsi a modelli di gioco complessi e dinamici.
3. I calciatori attuali sono spesso più tecnici e versatili, grazie a un’educazione calcistica che inizia in età molto giovane e include una formazione più completa”