Le classifiche di Licata e Sancataldese parlano chiaro. Dodici punti la prima (tutti conquistati con formazioni siciliane) e sei punti in più la formazione del presidente La Cagnina. Eppure il  campionato era cominciato con un pirotecnico 2-2 che aveva fatto sperare (per i licatesi ci fu la doppietta di Bonanno).

La Cagnina il bilancio del girone d’andata

“un 2024 che per la nostra amata Sancataldese si può ritenere positivo. Nella scorsa stagione abbiamo raggiunto la meritata salvezza a 3 giornate dal termine del campionato mantenendo stretta la categoria. Quest’anno invece, abbiamo chiuso il girone di andata in zona play out ma con una classifica cortissima, dove bastano 2 risultati utili consecutivi per uscirne fuori ed essere a ridosso della zona play off.  Un campionato difficile quello che stiamo disputando, ma allo stesso tempo abbiamo sinora espresso un buon gioco lanciando come nostra abitudine ottimi under. Con un pò di fortuna potevamo certamente raccogliere qualcosa in più, ma siamo in linea con quanto programmato ad inizio stagione con l’obiettivo salvezza il prima possibile e con la crescita dei Nostri Giovani! “

Parole chiare per un campionato che ha visto la formazione di Pidatella proporre un progetto giovani (è in testa nella classifica di Giovani D Valore) e con un bilancio senz’altro di grandi prospettive per una piazza storica del calcio siciliano che cerca l’ennesima salvezza.  Staremo a vedere. Certo i pareggi, ben nove, stanno limitando e non poco il cammino dei ragazzi di Pidatella. Ma le prospettive e la voglia sono intatte.

Licata, è il momento della verità

Il campionato dei licatesi è senz’altro tra i più brutti degli ultimi anni. Solo 12 punti, tre gestioni tecniche (Romano, Coppa e ancora Romano) e un girone di ritorno che inevitabilmente deve segnare il passo. Ma per salvarsi il Licata – che ad oggi ha in dirigenza Martello, Chiavaro e Lo Presti – deve consolidarsi in casa e legittimarsi fuori dove ha conquistato appena 1 punto. Il penultimo posto in classifica preoccupa e non poco, riflettendo la situazione generale di precarietà delle siciliane in D.