Licata, il sogno salvezza è possibile
Serie D06 Marzo 2025 - 10:00
La speranza è viva, più che mai. Il blasone impone rispetto, la tradizione pretende orgoglio, e i gialloblù di Romano sembrano aver finalmente inteso il senso più profondo del loro destino. Dopo un girone d’andata infausto, avaro di soddisfazioni e, soprattutto, di punti – appena dodici in diciassette giornate – la squadra ha saputo rialzarsi, smentendo chi già la dava per spacciata.
Giorne di ritorno cruciale
Nel girone di ritorno, il ruolino di marcia ha assunto ben altro spessore: undici punti in nove gare, uno in meno dell’intero girone d’andata, con ancora otto battaglie da combattere. La tenacia di questi uomini non può essere messa in discussione.
Eppure, il percorso non è stato lineare. Le ultime cinque uscite raccontano di un rallentamento preoccupante: quattro punti raccolti, tre sconfitte di fila, una frenata brusca che avrebbe potuto minare le certezze ritrovate. Ma quando tutto sembrava sgretolarsi, ecco la fiammata d’orgoglio: al Dino Liotta, i gialloblù hanno imposto la loro legge contro l’Enna, tornando al successo in un momento cruciale. Una vittoria che vale oro, soprattutto perché il passo falso della Sancataldese, simbolo di salvezza, ha ridotto il margine tra le due squadre a una sola lunghezza.
Difesa da registrare
Se il comparto offensivo ha ritrovato vigore, con Minacori a vestire i panni del trascinatore – sette gol stagionali, quattro nelle ultime nove apparizioni – la difesa continua a scricchiolare. Ventisette reti incassate nel girone d’andata, diciotto già subite in quello di ritorno: numeri che pesano come macigni e che Romano dovrà correggere se vuole portare in salvo la barca.
Il calcio è una guerra di nervi, un gioco crudele per chi si culla nelle proprie illusioni. La salvezza si conquista con il sudore, con la coesione, con quella compattezza difensiva che ancora manca. La vittoria ritrovata, la media punti migliorata e il calore di una tifoseria che non ha mai smesso di crederci sono le armi con cui Romano e i suoi uomini dovranno affrontare l’ultimo tratto di questo cammino. Otto partite ancora da giocare: otto finali per scrivere un epilogo che, fino a qualche mese fa, sembrava già scritto. Ma il destino è nelle loro mani, e la speranza, adesso, ha il volto della lotta.