L’Avola replica all’Imesi Atletico Catania, “Si accetti il verdetto del campo”
Eccellenza24 Febbraio 2025 - 23:06
In risposta alle dichiarazioni di Franco Proto, l’Avola ha voluto prendere posizione, sottolineando il proprio punto di vista sulla gara e sulle affermazioni del CEO catanese. “Ci sentiamo in dovere di replicare alle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Imesi Atletico Catania in merito alla partita contro la nostra squadra. Sebbene le sue osservazioni siano legittime in un contesto democratico, riteniamo che siano più il frutto di un malumore per il risultato ottenuto piuttosto che un’analisi obiettiva della partita stessa”.
Il club avolese ha inoltre evidenziato la propria scelta di non commentare le decisioni arbitrali: “Desideriamo precisare che, per nostra scelta, non siamo soliti commentare le decisioni arbitrali, pur avendo avuto diverse occasioni in cui avremmo potuto farlo. Non riusciamo però a comprendere a cosa si riferisca il signor Proto.”
Riguardo alla presunta assenza di tiri in porta, l’Avola ha invitato la testata Wesport a mostrare tutte le azioni offensive: “Se un gol è stato segnato dall’Avola, evidentemente un tiro è stato effettuato. Per quanto riguarda i rigori, riteniamo che quello non concesso su La Bruna nei primi due minuti di gioco sia stato il più evidente”.
“Al 45esimo minuto, inoltre, Missud, già ammonito, commette un fallo che avrebbe meritato un secondo cartellino giallo, ma l’arbitro ha scelto di non intervenire. Stesso trattamento è stato riservato a Godino, il quale, durante la partita, specie dopo la prima ammonizione, ha proferito insulti verbali senza ricevere la seconda giusta sanzione, ricevuta in seguito per il secondo fallo.”
Infine, il club ha condannato gli episodi di tensione avvenuti durante e dopo la gara, facendo un appello alla famiglia Proto per mantenere un atteggiamento sportivo: “Preferiamo non entrare nei dettagli riguardanti le aggressioni e minacce verbali subite dai nostri giocatori e dallo staff tecnico, durante e dopo la partita, ma vogliamo comunque fare un appello alla famiglia Proto. Abbiamo sempre avuto ammirazione per il loro passato nel calcio professionistico e riteniamo che, nonostante il risultato non sempre corrisponda alle aspettative, sarebbe opportuno accettarlo serenamente, come facciamo noi.”
L’Avola ha concluso il proprio intervento, ricordando che il calcio rimane, prima di tutto, una competizione sportiva: “Ci sentiamo di suggerire di evitare di esasperare gli animi, dentro e fuori dal campo, e di considerare la partita per quello che realmente è: una semplice giornata di sport.”