Cacciola guida la svolta a Gela, un gruppo con il Dna della vittoria

di Nunzio Currenti

Un punto di differenza dalla capolista Athletic Palermo per una rincorsa che ha raggiunto il momento clou. Ma comunque vada, non sarà una resa dei conti. Gaspare Cacciola ha preso in corsa il Gela, costruendolo pezzo dopo pezzo grazie a un gruppo solido, con giocatori che lo conoscono a memoria. Non a caso, questa squadra è il risultato delle esperienze vincenti di Giarre e Siracusa in Eccellenza. L’ultimo innesto? Santo Privitera, regista di entrambe le avventure trionfali e collante essenziale per scrivere nuove pagine di successo. Lo scorso anno ha conquistato anche la Nissa, portando con sé quell’esperienza vincente che oggi caratterizza il Gela.

Un blocco di atleti, già guidati. Nei due anni di Giarre Cacciola, infatti, ebbe in rosa (tra Eccellenza e Serie D), Privitera, Cocimano, Arcidiacono, Zappalà, Sessa, Savasta, Agudiak e Ficarotta. L’anno di Siracusa Cacciola, invece, poté contare su Privitera, Savasta e Ficarotta, mentre gli altri giocarono con l’Enna che in finale proprio contro Siracusa. Ora di nuovo tutti insieme per cercare un nuovo trionfo.

Gaspare Cacciola, un tecnico con mentalità vincente

Ex centrocampista con esperienze in squadre professionistiche come Andria, Teramo, Catanzaro, Trapani e Spal, Cacciola ha vestito le maglie più prestigiose del calcio siciliano, da Giarre a Modica, Palazzolo, Adrano e Paternò. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera da allenatore, ottenendo la licenza UEFA A nel 2024 e affinando la sua formazione con figure di spicco come Franck Ribéry. Negli ultimi cinque anni ha vinto due volte il campionato di Eccellenza: prima con il Giarre nel 2020-2021, poi con il Siracusa due stagioni dopo, concludendo secondo dietro un super Trapani.

Il cammino con il Gela: una svolta decisiva

Arrivato dopo l’esonero di Pensabene, Cacciola ha preso in mano la squadra dopo il pari con il Casteldaccia. Il suo inizio non è stato semplice, con sconfitte contro Misilmeri e San Giorgio Piana che hanno lasciato il Gela indietro rispetto all’Athletic Palermo. Ma la vera svolta è arrivata a dicembre, con un mercato mirato e una crescita costante: 9 vittorie nelle ultime 10 partite, con l’unico pari nella spettacolare sfida con il San Giorgio Piana.

Una sfida senza tifosi: un’occasione persa

L’amarezza è grande: il Gela dovrà fare a meno del proprio pubblico. Un’ordinanza vieta infatti la vendita dei biglietti ai nati in provincia di Caltanissetta, privando la squadra del calore dei suoi tifosi, protagonisti di questa cavalcata. Oltre al campo, Cacciola dovrà gestire anche questo aspetto psicologico.

Ma il sogno resta vivo. L’esperienza del tecnico e dei suoi uomini sarà determinante. Lui e Raciti si sono affrontati da giocatori, ma solo una volta da allenatori. Prima del fischio d’inizio si stringeranno la mano, poi sarà battaglia.

Il Gela vuole scrivere un nuovo capitolo di tradizione e passione. Per la città, per il senso di appartenenza, per la conquista dello scettro del Girone A. Un solo punto separa le due regine del girone A. Dentro quel punto, che separa il Gela dalla capolista, ci sono sacrifici, chilometri percorsi, storie da raccontare e la determinazione di un gruppo che vuole vincere ancora.