Imesi Atletico, una sconfitta che fa male

di Nunzio Currenti

La Leonfortese piazza l’acuto nel girone B. La formazione di Gaetano Mirto passa a Viagrande nella giornata in cui la Nebros piega il Modica. La doppietta di Chisari chiarisce un passaggio fondamentale che le partite non sono mai scontate.

“E’ probabile che paghiamo anche mentalmente la sconfitta di domenica a Modica – afferma a fine incontro il Ceo & Founder Imesi Atletico Catania 1994, Franco Proto -. Un esempio positivo è stato Alessio Sangiorgio, che ha lottato, corso, accorciato. Sembrava che già fosse in partita da tanto tempo, invece era assente da molto tempo. Era l’esempio su cui tutti i compagni dovevano prendere, appunto, esempio. La Leonfortese non ha rubato assolutamente niente. Ha giocato e vinto bene la partita. Questo è un campionato equilibrato dove non si dà per scontato niente e noi, forse, l’avevamo dato per scontato prima che iniziasse la partita. Molti giocatori mentalmente e fisicamente non c’erano”.

Questa è una squadra con un organico fortissimo e deve stare in classifica tra le prime quattro posizioni – aggiunge il patron Franco Proto -. La sconfitta di oggi può essere un’avvisaglia, una condizione su cui riflettere e trovare il rimedio, che Serafino e la squadra troveranno. Torneremo quelli che siamo stati nelle gare scorse. Ho grande fiducia nel team e nella squadra, domenica recupereremo i 3 punti persi oggi”.

Le parole di Serafino

La Leonfortese ha meritato ed è difficile trovare le parole giuste per spiegare la sconfitta – dichiara il tecnico atletista Natale Serafino -. Non siamo stati brillanti, caparbi e vogliosi di andare a conquistare i 3 punti. Abbiamo concesso tanto e lasciato troppi spazi. Non siamo stati cattivi nei momenti importanti. Questo mi dispiace, potevamo fare di più. Non è stato il solito Imesi Atletico Catania 1994. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ricaricare tutte le energie possibili per riprenderci già domenica prossima. Importanti i rientri in squadra di Sangiorgio e Bello, ma non è bastato. Oggi ci voleva qualcosa in più a partire da me. Le responsabilità chiaramente sono sempre dell’allenatore. Non abbiamo dato il massimo a partire proprio da me per vincere questa sfida”.