Capita nel calcio di innamorarsi di alcuni giocatori. Proprio quelli che magari ti fanno del male. I casi sono molteplici. Mi piace ricordarne uno. Un anno successe all’Inter, perse 1-0 con il Turun. A segnare quel gol fu Aaltonen. Il presidente dei nerazzurri Pellegrini lo comprò, per poi cederlo al Bologna. Di casi come quelli del finanldese ce ne stanno davvero tanti.
Nel calcio dilettanstico, poi, a dismisura. Uno in particolare fece scacco matto qualche settimana addietro all’Imesi. Parliamo di Orazio Chisari, classe 2005, autore della doppietta che consentì alla Leonfortese di vincere a Viagrande e di scavare quel solco che oggi consentirebbe di avere un risultato diverso in classifica.

Arriva Chisari

Non solo Chisari. Damiano Proto potrebbe rivolgersi al mercato degli attaccanti per potenziare la squadra. Domani, alle 15, la sfida è di quelle che fanno storia. A Viagrande arriva la Leonzio.  Imesi Atletico Catania 1994 in serie positiva da quattro turni: tre successi di fila su Rosmarino (2-0 in casa), Aci Sant’Antonio (1-0 in trasferta) e Mazzarrone (3-2 a Viagrande) ed un pareggio (1-1 sul campo per nulla facile della Polisportiva Gioiosa). Risultati importanti, che hanno rilanciato il team
allenato da mister Natale Serafino. I giallorossoblu adesso sono quinti in classifica ad una sola lunghezza dal Modica (quarto) e a 7 punti dalla capolista Milazzo.

Quanti ex

Il tecnico Natale Serafino, tra l’altro ex della Leonzio, presenta così il match di domenica: “A questo punto del campionato tutte le partite sono importanti. Non solo per noi, ma per tutti. Dobbiamo far punti e vincere la partita in qualsiasi modo per la nostra classifica, ma anche per il nostro obiettivo per il nostro campionato per il grande lavoro che stanno facendo i ragazzi e per la continuità che la squadra sta dimostrando”.
Nelle fila dell’Imesi Atletico Catania tra gli ex Leonzio, oltre a mister Serafino, ci sono Carlo Anastasio, Antonio Busà, Lorenzo Godino, Lorenzo Mangiameli, Alessandro Randis, Alessio Sangiorgio, Marco Trovato e Virgilio Vitale.