10 Aprile 2024, 17:16
Ai miracoli, come dice lui stesso, c’è abituato. Quando si parla di sport spesse volte la parola miracolo si coniuga con sacrificio e forza di volontà. Natale Serafino guida l’Imesi Atletico Catania, autore di un girone di ritorno da copertina con 26 punti conquistati sui 37 totali.
“Ci davano – ricorda – tutti per spacciati. Io e la società eravamo consapevoli e fiduciosi di poter fare un grande girone di ritorno soprattutto il presidente ha manifestato grande positività sul futuro. Ci siamo uniti, anche chi è andato via non ci ha creduto. Abbiamo lottato contro ogni avversità. E ora eccoci qua”.
Ultime tre partite per massimizzare il risultato dal quale, poi, ripartire nella prossima stagione. “Vogliamo ottenere il massimo – continua – chiudere in maniera positiva fino alla fine per noi e importante soprattutto per o ragazzi che hanno sudato per disputare un girone di ritorno straordinario”
Il suo rapporto con Franco Proto?
“Il patron è un grande dirigente di grande esperienza ma, soprattutto, di grande spessore umano e stato insieme al figlio Damiano il valore aggiunto. Sono felice di aver conosciuto la famiglia Proto”.
Parliamo della corsa promozione. Ci parli dell’Enna.
“Enna ha costruito le proprie basi da diversi anni hanno sempre migliorato il risultato, ciò che ogni anno era mancato per fare il salto di qualità, quest’anno hanno raggiunto e raggiungeranno ciò che si sono meritati col lavoro e la perseveranza”.
Il Paternò in finale di Coppa Italia.
“Paternò si può considerare una stagione importante con un percorso in Coppa strepitoso ha le carte in regola per arrivare in serie D. Glielo auguro di cuore”.
Quanti sacrifici nella sua carriera?
“Io alleno per le emozioni che mi dà il calcio. Alleno quando riesco a stimolare i ragazzi. Quando riesce a fare l’impresa che abbiamo fatto. Alleno per tutto questo. Ho vinto in carriera, alla Gymnica Scordia. Ho disputato stagioni importanti a Carlentini, Lentini, Rosolini. Sono orgoglioso di tutte questi valori”
Suo fratello Gianluca ha vinto a Scordia.
“Felice per lui. Dopo alcuni anni di stop ha fatto qualcosa di importante. Ha dimostrato davvero grande umiltà. Ha dato continuità alla tradizione della famiglia Serafino”.
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10 Aprile 2024, 17:16