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Borgetto-Giardinello, Katia Caravella: “Io presidente, per amore del calcio”

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28 Agosto 2024, 20:53

L’Easy Sport Borgetto-Giardinello si tinge di rosa per l’arrivo in presidenza di Katia Caravella. L’imprenditrice CEO & Founder del gruppo societario “easy group”, che opera nel settore della finanza agevolata e della consulenza alle PMI, oggi riconosciuta come eccellenza a livello nazionale del settore, ha sposato in pieno le ambizioni e le prospettive della società palermitana ed è scesa in campo per abbracciare questa realtà.

La nostra redazione ha voluto intervistarla, parlando dei motivi di questa sua scelta e dei progetti della nuova Easy Sport Borgetto-Giardinello.

“Ho sposato il progetto Borgetto Giardinello – dichiara Caravella –  per amore del calcio che, per tanti motivi, non ho potuto coltivare prima. Qui ho trovato persone che, come me, condividono questa passione e soprattutto che hanno un’esperienza notevole. Amo il mio territorio e sto lavorando all’unisono con lo staff che mi coadiuva per dare ai Comuni di Borgetto e Giardinello la squadra che meritano”

Quali sono gli obiettivi della società in questa stagione?

“Ho un obbiettivo, forse un po’ ambizioso, che è quello di vedere un nuovo stadio gremito, pronto a sostenere la nostra squadra. Un luogo di incontro per le famiglie, di crescita culturale, morale e sociale, e da presidente farò di tutto per portare il nome di questa squadra nelle categorie più prestigiose, pur sapendo che non sarà semplice farlo. Questo non mi spaventa, anzi mi dà stimoli sempre più grandi. Le prime scelte tecniche che sto analizzando, con la collaborazione di tutto lo staff della ASD Polisportiva Borgetto Giardinello, sono rivolte alla ristrutturazione ed al consolidamento societario e al miglioramento degli impianti sportivi attualmente in uso e soprattutto alla possibilità della costruzione di un nuovo campo da calcio con relativi locali accessori. Abbiamo sin da subito cercato di allestire, in questo breve lasso di tempo, la miglior squadra da mettere a disposizione del nostro mister, perché con i risultati e il lavoro sono convinta che riusciremo a conquistare la fiducia del pubblico e perché no, vincere pure il campionato. L’importante è sposare una linea comune di lavoro e perseguirla, poi sono convinta che i risultati non mancheranno ad arrivare. Non puntiamo alla serie A, almeno per il momento, ma tutti insieme possiamo riportare i giovani e le famiglie al campo sportivo, aggregare tutte le realtà imprenditoriali e commerciali attorno alle associazioni sportive del nostro territorio, questo perché la nostra è una associazione aperta a tutti coloro che vorranno dare il loro supporto. Questo è il mio programma, la mia ambizione o se volete, più semplicemente,  il compito che mi sono data per questo anno e per gli anni a venire”

Crede che il calcio possa essere il collante per far crescere le generazioni future?

“Tutti gli sport, il calcio in particolare, sono una scuola di vita per le persone che lo praticano e per la comunità. Costruire una prima squadra ambiziosa e vincente non servirebbe a nulla se tutto ciò non fosse un riferimento significativo per i settori giovanili che intendo a breve avviare. Il calcio, come tutti i giochi di squadra, aiuta a vivere una disciplina, tempra e insegna a perseguire un obiettivo comune, educa a vivere una rivalità leale e al rispetto per gli avversari. Per tutte queste ragioni lo sport si pone come elemento di coesione fondamentale per ogni sana comunità civica. Se perdessimo questa sfida, che è anzitutto educativa, a nulla gioverebbero i successi e le eventuali promozioni della prima squadra. Proprio per queste ragioni, vi dico subito che il mio primo obiettivo è quello di fare gioco di squadra con tutti e puntare sui giovani, perché loro sono il nostro futuro”

Rispetto alle generazioni passate, oggi le donne ricoprono ruoli importanti e riescono a svolgere a pieno le loro mansioni, portando risultati utili. Quanto è stato difficile arrivare a questo equilibrio?

“Il gender gap è stata in passato una delle più pressanti sfide nel panorama sociale, professionale e sportivo e, nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni verso l’uguaglianza di genere, disparità significative persistono ancora oggi, soprattutto per quanto riguarda la rappresentanza delle donne nelle posizioni di leadership. Questa disparità non solo mina il principio fondamentale dell’equità, ma ha anche conseguenze socioeconomiche negative su scala globale. Anche se in passato ho incontrato delle difficoltà per potermi affermare per quello che è il mio reale valore, posso dire oggi di avere raggiunto degli altissimi livelli  nei settori del sociale, lavorativo, politico e spero anche a breve nel modo dello sport e del calcio in particolare. I tempi sono cambiati ma non bisogna mai abbassare le difese. Arrivare ai vertici non sarà semplice. La strada è complicata e per percorrerla servirà l’aiuto di tutti. Non parlo solo dei giocatori e dello staff tecnico ma di chiunque veste questi colori. Dal presidente fino al magazziniere, dobbiamo essere uniti nel lottare per i nostri obiettivi perché è tutti insieme che si vince, e non importa che si sia uomo o donna, basta avere cuore e il desiderio di vincere”

 

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28 Agosto 2024, 20:53

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