Cocimano lancia l’Enna: “Non dobbiamo abbassare la guardia”
di Nunzio CurrentiEccellenza07 Marzo 2024 - 10:48
“Non dobbiamo abbassare la guardia, continuare così sino alla matematica”. Salvo Cocimano lancia l’Enna, reduce da 14 vittorie di fila, in un rush finale che la vede a sei giornate dalla fine con sette punti di vantaggio sul Paternò. Garanzia di affidabilità sul piano della qualità tecnica e anche umana, Cocimano sta vivendo a Enna una grandissima stagione, condita da 20 reti (17 in campionato e 3 Coppa). Numeri che fanno il paio con quelli della passata stagione. “Una delle stagioni più belle, giocata ad altissimo livello. Siamo primi in classifica a sei giornate dalla fine con sette punti di vantaggio. Inoltre, primo anche nella classifica dei marcatori. Ci tengo a finire in crescendo”
Cosa vi ha dato Campanella?
“Quando un allenatore viene cambiato c’è sempre la scossa generale nella squadra. Campanella ci ha dato quella cattiveria che non avevamo, nulla togliendo a chi c’era prima. Il mister ha dato tanto, portato quell’esperienza, quella cattiveria agonistica e quella serenità alla squadra grazie anche al suo carattere. Io sono stato allenato da lui tre anni a Vittoria. Conoscevo il suo modo di lavorare. I numeri ci premiano”.
Domenica c’è la trasferta con la Jonica.
“Non bisogna abbassare la tensione. Sin quando la matematica non ci dice che abbiamo vinto e siamo in Serie D. Dietro abbiamo una squadra, come il Paternò, che ha disputato un buonissimo campionato e in Coppa Italia è ai quarti di finale. Non deve mancare la cattiveria sino alla fine”.
A Giarre la promozione in Eccellenza. In quattro siete a vivere quest’esperienza a Enna.
“Con Sessa, Urso e Zappalà ci siamo ritrovati a Enna in una delle piazze più ambite, una società molto forte composta da persone serie. Dopo la mancata promozione dell’anno scorso non hanno mollato. L’80 per cento delle squadre avrebbe chiuso. Non era facile ripartire. Loro sono stati bravi a ripartire insieme con tanti giocatori dell’anno scorso”.
Cocimano sempre sul pezzo.
“Do sempre il massimo. Questa, degli ultimi 10 anni, la metto tra le prime cinque. Non posso non ricordare quella di Acireale in D, dove ho fatto 10 reti, Messina, dove siamo arrivati in finale di Coppa, e anche Giarre, dove nonostante l’infortunio siamo arrivati all’obiettivo”
Credit foto Francesco Paolo Greca