Calcio a 5, festa grande per il Futsal Mazara promosso in Serie A2
di Alessandro CalleriCalcio a 514 Aprile 2024 - 10:36
Il sogno è realtà. Futsal Mazara promosso in Serie A2. Alla vigilia bastava un punto (ma il risultato è stato comunque ininfluente dato il ko del Mistral Meeting Club Carini) e i gialloblù lo hanno ottenuto pareggiando 0-0 contro l’Arcobaleno Ispica in un “PalaTricomi” di Rosolini a porte chiuse (l’unica nota stonata del pomeriggio) per la decisione presa alla vigilia dalle autorità competenti. Una cavalcata trionfale, con 49 punti all’attivo, frutto di 14 vittorie, sette pareggi e una sola sconfitta. Il salto di categoria dopo aver messo già in bacheca la Coppa Italia. Un double clamoroso.
La felicità di mister Bruno
Sugamiele, Badalamenti, V. De Marco, Alves, Gancitano il quintetto di partenza. E poi D’Antoni, Farina, Buscaglia, Davì, Polino, Novara, Agate. Tutti protagonisti di una pagina di storia. La gioia di mister Enzo Bruno, finita la gara di Rosolini, è indescrivibile.
“Siamo felicissimi, è stato un mese intenso, anzi un anno bellissimo che porterò sempre nel mio cuore. I ragazzi mi hanno dato una gioia infinita, così come alla società e alla città di Mazara. I tifosi ci hanno seguiti fin qui in massa, non posso che essere soddisfatto. Siamo la seconda squadra dopo il Petrarca ad aver centrato il double da neopromossa. Abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere, senza aver messo in preventivo nulla né aver fatto spese folli, questo ci ripaga dell’amarezza dello scorso anno”.
A porte chiuse
L’assenza dei sostenitori mazaresi sugli spalti di Rosolini l’unico neo. In tantissimi. loro malgrado, sono rimasti con sciarpe e bandiere all’esterno dell’impianto.
“Vedere i tifosi rimasti fuori, a causa del fatto che il palazzetto aveva un problema burocratico, è il rammarico maggiore. Ci hanno incitato da fuori, abbiamo sentito ugualmente il loro calore, la gente e la squadra mi hanno emozionato. In passato ho vinto tre campionati di C2 ed è sempre difficile riuscirci al di là della categoria. Abbiamo vissuto qualcosa di magico, la tre giorni di Coppa Italia ci è costata tante energie, ma i ragazzi hanno portato a casa entrambi i trofei. Ad inizio stagione contavamo le squadre da metterci alle spalle per la retrocessione, oggi ci ritroviamo ad essere la prima squadra della provincia di Trapani ad andare in A2. La dedico a Ivana, ai miei figli, che sono parte integrante di questo progetto e mi seguono ovunque. E poi la dedico al presidente, con il quale abbiamo passato tante situazioni particolari. Penso soprattutto all’anno scorso, al fischio finale dell’ultima partita, quando con una sconfitta avevamo ceduto il passo al Carini, quest’anno le cose si sono invertite”.
Il presidente Maggio esulta
Il presidente Filippo Maggio ha commentato raggiante la conquista del traguardo: “Un risultato storico per la città di Mazara, la provincia di Trapani, forse anche per la Sicilia occidentale. Non so quale squadra in così poco tempo abbia vinto un campionato di Serie B e la Coppa Italia, stabilendo un record di imbattibilità e avendo il pubblico più numeroso sia in casa che in trasferta. Mi resterà, però, l’immagine di quei bambini dietro un cancello in uno stadio di periferia, penso che lo sport è per il pubblico, senza non ha significato. Farò delle campagne affinché tutti i palazzetti abbiano lo spazio per il pubblico, altrimenti non hanno senso i sacrifici che facciamo”.
I ringraziamenti
“Voglio ringraziare tutti – afferma Maggio – la città di Mazara che ci è stata vicino, le istituzioni e gli sponsor. Mister Bruno? Con lui scherziamo sempre, insieme abbiamo fatto qualcosa di storico. In passato qualcuno pensava che non saremmo potuti arrivare a certi risultati. L’anno scorso abbiamo fallito l’obiettivo, non solo per colpa nostra, quest’anno, senza stranieri, abbiamo dimostrato che sappiamo giocare con tutti elementi locali, gente che ci mette passione. Ci siamo presentati come una società professionistica a tutti gli effetti, è la vittoria di tutti, a 360 gradi”.
E i festeggiamenti sono proseguiti fino a notte inoltrata, quando i tifosi hanno accolto la squadra al rientro in città per celebrare una promozione storica.