Prima vittoria - Foto tratta dalla pagina Facebook dell'ASD Aluntina
04 Marzo 2025, 10:00
Il calcio non perdona chi si addormenta, ma talvolta concede redenzione a chi sa rialzarsi. E così, dopo un girone d’andata da incubo: quattro miseri punti in tredici giornate, più sberle che sorrisi, l’Aluntina del tecnico Dottore si è riscoperta viva.
Il 2025 ha portato nuova linfa agli amaranto, che in otto turni hanno raccolto nove punti, più del doppio di quanto racimolato nell’intera prima metà di stagione. Non ancora una marcia trionfale, ma il segno evidente di un gruppo che ha ritrovato mordente e dignità.
A testimoniarlo sono le partite in cui le aquile hanno saputo graffiare con cinismo e carattere: l’inaspettato 2-1 al Mistretta, il pirotecnico 2-2 strappato con le unghie al Pro Mende, e soprattutto il successo per 2-0 nell’infuocato scontro diretto contro l’Atletico Messina, rivale diretta alla lotta salvezza. Se l’attacco ha finalmente cominciato a pungere con costanza – dieci gol nelle ultime otto giornate contro i quattordici dell’intero girone d’andata – molto del merito va al bomber Lima, capocannoniere indiscusso con 7 centri stagionali. Il suo fiuto per il gol è il faro nella tempesta che ha sballottato la squadra per metà campionato.
Se l’attacco ha acceso qualche luce di speranza, la difesa continua a gettare ombre inquietanti. Con un passivo di -23 (differnza reti), l’Aluntina resta tra le peggiori retroguardie del campionato, superata solo dalla derelitta Polisportiva Sant’Alessio (-38). La fragilità difensiva è il tallone d’Achille che rischia di vanificare ogni tentativo di risalita. Troppe disattenzioni, troppi regali agli avversari: se Dottore vuole davvero tenere vivo il sogno salvezza, dovrà trovare una formula per arginare questa emorragia, costruendo un assetto tattico in grado di dare solidità al comparto arretrato
Sei punti separano l’Aluntina dall’obiettivo. Non pochi, ma con cinque partite ancora da giocare, nemmeno un Everest. Serviranno cuore, gambe e mente fredda. Perché se è vero che il calcio sa essere crudele, a volte sa anche premiare chi non smette mai di lottare.
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04 Marzo 2025, 10:00