Serie D

Acireale Calcio in vendita, la decisione del patron Giovanni Di Mauro

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06 Febbraio 2025, 18:22

La Società Sportiva Dilettantistica Città di Acireale 1946 è ufficialmente in vendita. L’annuncio arriva direttamente dal proprietario, il dottor Giovanni Di Mauro, che ha deciso di cedere la società a seguito di una serie di contestazioni da parte di alcuni gruppi di tifosi. Lo comunica con un comunicato stampa scaturito dalla contestazione, l’ennesima, che ha definitivamente fatto cadere tutte le certezze.

Le motivazioni della scelta

Durante e dopo l’ultima partita casalinga, persa contro la Reggina, il patron dell’Acireale – si legge nella nota – è stato bersaglio di pesanti insulti, estesi anche ai suoi familiari e alle persone a lui vicine. Dopo una lunga riflessione e un confronto con i dirigenti del club, Di Mauro ha maturato la decisione di non proseguire oltre con la gestione della società.

Gli sforzi economici e il progetto interrotto

Nonostante gli ingenti sforzi economici sostenuti per risanare il club, un tempo sull’orlo del fallimento, e per portare avanti una campagna acquisti ambiziosa, il presidente ha espresso tutta la sua amarezza per una situazione che si è rivelata umanamente insostenibile. La sua gestione ha permesso di costruire una struttura societaria solida e di coinvolgere importanti partner economici per sostenere il progetto, ma le contestazioni, iniziate ben prima dell’inizio del campionato, non hanno mai subito una pausa.

Il futuro dell’Acireale Calcio in vendita

Ora si attende l’interesse di possibili acquirenti, auspicabilmente qualificati, per garantire la continuità e il prestigio del club. In caso contrario, il rischio concreto è la scomparsa della squadra. Di Mauro ha inoltre smentito categoricamente le cifre circolate negli ultimi giorni sui media riguardo al valore della società, diffidando chiunque dal diffondere informazioni prive di fondamento che potrebbero arrecare ulteriore danno.

Un bilancio amaro

Il progetto avviato negli ultimi anni, che avrebbe dovuto portare l’Acireale a una crescita economica e sportiva, viene dunque interrotto. A nulla è valsa la rivoluzione dicembrina, che ha certamente avuto un suo perché con Mokulu (sette gol in otto partite), ma non è bastato. Il presidente tiene infine a precisare che un’eventuale sparizione della squadra non potrà essere attribuita alla sua volontà, bensì a chi ha portato a quella di chi ha fatto propria questa insensata “guerra” ideologica, che risponderà di questo, eventualmente, all’intera città“.

 

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06 Febbraio 2025, 18:22

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