Filippo Raciti, il “Re di Coppe” alla prova decisiva contro il Gela

di Nunzio Currenti

Quando lo chiamano “Re di Coppe”, Filippo Raciti sorride. Un sorriso fiero, carico di sacrifici e passione. Perché le sue vittorie non sono mai state frutto del caso, ma il risultato di impegno e determinazione. Nulla gli è stato regalato, nemmeno nei momenti difficili, eppure ha sempre trovato la forza per andare avanti. Oggi siede sulla panchina dell’Athletic Palermo, primo in classifica fin dalla prima giornata.

L’unica sconfitta stagionale è arrivata contro lo Sciacca, vincitore della Coppa Italia, una battuta d’arresto che ha riaperto la corsa al titolo, con il Gela pronto ad approfittarne. E ora, la sfida decisiva: lo scontro diretto con la squadra di Cacciola.

La scalata di Filippo Raciti: da promessa del calcio a tecnico vincente

Raciti non è solo un allenatore emergente, è un vincente. Nella scorsa stagione ha portato il Paternò in Serie D, confermandosi un tecnico capace di lasciare il segno. Ma la sua storia nel calcio comincia molto prima.

Da bambino si allenava a Zia Lisa, nei Giovanissimi della Palestro, sotto gli occhi attenti della sua famiglia. Fu notato da Tosto, che lo descrisse come un giovane con talento e intelligenza calcistica fuori dal comune. Quelle parole si rivelarono profetiche. Con la maglia della Palestro ha trascorso nove anni, dai primi calci agli Allievi Regionali, crescendo sotto la guida di tecnici come Nino Rausi, Pippo Tirri e Peppe Gullotta.

filippo raciti commenta la vittoria

Il passo successivo fu l’Atletico Catania, dove a soli 18 anni venne convocato in prima squadra da Saro Picone. Il 18 marzo 2001 giocò un derby memorabile contro il Catania davanti a 25.000 spettatori. Poi, con Pippo Strano in panchina, vinse il campionato e conquistò la Serie D. Da lì, un percorso fatto di successi: un’altra promozione con il Fiumefreddo di Turi Marino, esperienze a Scordia e Acireale (dove ottenne un’ulteriore promozione), il trionfo in Coppa Italia con il Vittoria e le parentesi a Modica e Ragusa. Smessi i panni di giocatore, inizia una nuova parentesi della vita calcistica.

Da sei anni in panchina. In Promozione, a Ragusa, centra il doble. Durante la pandemia, vive un’avventura breve in Portogallo con il Lusitano, prima di tornare a Modica e poi guidare il Ragusa in Serie D (vincendo campionato e Coppa). Il salto a Paternò ha completato il cerchio. Secondo dietro all’Enna, la formazione vive una straordinaria cavalcata in Coppa Italia. Vince il titolo regionale, poi comincia la scalata sino alla vittoria di Coverciano sulla Solbiatese. In un solo colpo, ennesima Coppa Italia vinta e promozione in D. Quest’anno la scelta di correre sulla Catania-Palermo, destinazione Athletic e girone A. Mettersi ancora una votla alla prova.

Athletic Palermo-Gela: una sfida che vale una stagione

Ora Raciti è atteso da una delle partite più importanti della stagione. L’Athletic Palermo deve difendere il primato contro un Gela in grande crescita. La tensione è alta, la posta in gioco è altissima. Questa non è solo una sfida tra due squadre, ma tra due tecnici che hanno scritto pagine importanti del calcio siciliano. Raciti contro Cacciola, due visioni di gioco, due storie intrecciate, un solo obiettivo: la vittoria. Il verdetto si avvicina. E il “Re di Coppe” è pronto a giocarsi il trono.