Veterana contro matricola, Sciacca e Avola si giocano la finale regionale di Coppa Italia
di Francesco TestaEccellenza14 Gennaio 2025 - 19:06
A partire dalle 14:30, andrà in scena oggi al ‘Falcone – Borsellino’ di Paternò la finale regionale di Coppa Italia Dilettanti. A contendersela saranno Unitas Sciacca e Città di Avola. In palio, oltre all’ambito trofeo, ci sarà anche il passaggio alla fase nazionale: l’auspicio è quello di una nuova, memorabile impresa sulle orme del Paternò, attuale detentrice del titolo.
Una veterana d’Eccellenza
Erede della blasonata tradizione calcistica saccense, l’Unitas Sciacca è stata fondata nel 2018, e dal 2020 milita in Eccellenza. Forte di trentadue punti, è attualmente la terza forza del girone A, a sette lunghezze dalla vicecapolista Città di Gela e a tre dalla Don Carlo Misilmeri, quarta della classe. Escludendo la sconfitta subìta per mano del Castellammare nell’ultimo turno, gli uomini di Mister Angelo Galfano hanno vinto a suon di reti cinque delle ultime sei partite.
Il cammino dei neroverdi
Iniziato con le sorprendenti vittorie conseguite ai danni del ben più quotato Città di Gela, il percorso in Coppa dei neroverdi è proseguito con le nette affermazioni sull’Accademia Trapani agli ottavi, ma rischiava di fermarsi ai quarti: sul campo, infatti, ad aggiudicarsi l’accesso in semifinale era stato l’Athletic Palermo, con la sentenza del Giudice Sportivo che ha poi ribaltato il risultato. Le reti segnate da Kari, Galfano e Genco all’andata, come anche la marcatura siglata sul filo del rasoio da Margaritini al ritorno, hanno permesso a capitan Licata e compagni tanto di superare il Città di San Vito Lo Capo, quanto di strappare l’agognato pass per la finale.
Una matricola terribile
Compagine nata nel 2020, il Città di Avola è in tutto e per tutto la matricola terribile del girone B, raggruppamento in cui è attualmente quarta con trentuno punti: il frutto di otto vittorie, sette pareggi e due sconfitte. Due punti la separano inoltre tanto dalla terza quanto dalla quinta posizione, occupate da Vittoria e Nebros. Formazione solo apparentemente in affanno, ha pareggiato in quattro delle ultime cinque gare.
Il percorso del rossoblù
Archiviata a suon di reti la pratica Real Siracusa Belvedere nella fase preliminare, capitan Ruiz e compagni hanno poi battuto una coriacea Leonzio agli ottavi, passeggiando sul malcapitato Città di Aci Sant’Antonio ai quarti. La rete siglata da Montagno all’andata e il rigore messo a segno da Gomes al ritorno, ma anche e soprattutto una sana dose di cinismo, hanno infine permesso alla truppa guidata da Mister Attilio Sirugo di avere la meglio sul Vittoria, assoluta rivale della scorsa stagione in Promozione: per i tifosi avolesi, la meritatissima conquista della finale non poteva avere sapore più dolce.