Canicattìni, mister Insanguine “Siamo una squadra giovane e battagliera”

di Valentino Sucato

Il girone D rispetto agli ultimi anni sembra in questo primo quarto di stagione aver alzato l’asticella della qualità con le quattordici squadre nettamente, almeno per adesso, dividi in due blocchi entrambi da sette squadre. Domenica una vittoria pesante contro l’ Aci Bonaccorsi e tre punti pesantissimi per il Canicattìni, squadra casalinga! Lo dimostrano i numeri, sette punti in sette partite e tutti conquistati in casa. Fuori casa ancora nulla tre uscite e tre sconfitte.

Purtroppo è proprio così – conferma mister Francesco Insanguine -ma impiegando 5/6 under negli undici iniziali tra i quali anche giovanissimi 2007 ed addirittura qualche 2008 la squadra è molto giovane. Ha bisogno di crescere e parecchio anzi soprattutto sull’aspetto mentale. Domenica scorsa abbiamo vinto una partita fondamentale per il nostro percosso.  E’ stata una gran bella gara dove abbiamo messo tanto dinamismo ed intensità.Alla fine l’abbiamo spuntata grazie al nostro atteggiamento dopo aver costruito diverse palle gol”

Il 14º posto all’ 8º punti ci sono solo quattro punti. In questo equilibrio precario chi ha i mezzi per poterne uscire

“Su tutte quelle viste per gli uomini che ha a disposizione direi l’Acicatena. Si salverà chi avrà più fame e chi non lascerà nulla al caso”

Come vede la lotta nei piani alti della classifica visto che avete già incontrato quattro protagoniste, Niscemi, Megara, Gela e Noto? 

Nelle nostre prime sette partite abbiamo affrontato quattro squadre ambiziose con un organici importanti tra i migliori del girone. Posso dire che quella che mi ha impressionato di più, senza nessun dubbio, è il Niscemi che secondo me è la squadra più completa in ogni reparto”

Domenica andate a Santa Croce, una vostra vittoria potrebbe essere a portata di…piede?

Qui ogni gara è difficile, domenica affronteremo il Santa Croce con lo spirito di sempre: squadra battagliera che andrà a fare la propria gara come con chiunque altra squadra senza timore ma con rispetto, poi sarà il campo a dare il responso. Chiederò ai miei  ragazzi di uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto”