Christian Argurio, si è spento a 52 anni l’ex ds di Messina e Catania

di Alessandro Calleri

Ancora una giornata di lutto per il calcio siciliano. Dopo la scomparsa di Totò Schillaci si piange per l’addio a Christian Argurio, annunciato dal Novara, club presso il quale lavorava da direttore sportivo. Un malore improvviso ha colto il dirigente messinese nel pomeriggio di martedì, poi il ricovero in ospedale, dove le condizioni sono apparse sin da subito gravissime. Christian non ce l’ha fatta, spegnendosi a soli 52 anni. Lascia la moglie e un figlio. Sempre disponibile e cordiale, legatissimo al Messina ed alla sua città nativa, aveva una passione immensa per il “pallone”, italiano o estero che fosse, mostrando una preparazione straordinaria. Un’autentica enciclopedia. Tra le promesse scoperte anche Luis Muriel: fu proprio Argurio, infatti, a portare all’Udinese la punta colombiana, protagonista in Italia pure con la maglie di Fiorentina e Atalanta.

Il comunicato del Novara

“Con un dolore straziante, il Novara Football Club comunica la scomparsa del direttore sportivo Christian Argurio. Dopo il malore occorso nella giornata di martedì, si è spento oggi presso l’Ospedale Maggiore di Novara. La Società intera è distrutta per l’improvvisa e incommensurabile perdita. Anima buona, un amico e un punto di riferimento per tutti, sempre disponibile con la sua gentilezza e professionalità. La sua straordinaria umanità, unita alla sua grande conoscenza del calcio, hanno lasciato un segno indelebile nel nostro cuore. In questo momento di profonda sofferenza, ci stringiamo attorno alla compagna Roberta, al figlio e a tutta la famiglia” si legge nel comunicato del Novara che ha voluto mantenere il riserbo fino all’ultimo, supportando la famiglia. In Piemonte era approdato ad inizio 2024 insieme al dg Pietro Lo Monaco per ricomporre uno storico binomio già visto a Messina e Catania.

Fabiani e l’omaggio della Lazio

Christian Argurio aveva lavorato da giovane, crescendo professionalmente, come addetto stampa e quindi team manager nel Messina di Franza, che fu capace di compiere una straordinaria scalata. La promozione in A del 2004 con una fantastica cavalcata, poi il settimo posto conquistato in massima serie. Imprese memorabili e traguardi unici nella storia del club. “La notizia di Christian mi ha veramente sconvolto. Ho avuto il piacere di lavorare con lui ai tempi del Messina, lo portai lì, poi fece tanta gavetta. Aveva una preparazione straordinaria. Al di là del calcio mi ha lasciato sconvolto la sua scomparsa davvero prematura” ha ricordato Angelo Fabiani, oggi direttore sportivo della Lazio, appresa la drammatica notizia, ripensando ai trascorsi comuni in riva allo Stretto. “Tutta la S.S. Lazio partecipa commossa al dolore della famiglia di Christian Argurio, Direttore Sportivo del Novara FC. Il Presidente Lotito, il Direttore Sportivo Angelo Fabiani, tutta la dirigenza e la squadra esprimono profondo cordoglio alle persone a lui care” si legge nella nota diramata dalla società biancoceleste.

Le note di Catania e Akragas

Il ritorno all’Acr, in tempi più recenti, è avvenuto per ricoprire in due diverse occasioni (2015/16 e 2021/22) la carica di direttore sportivo, ruolo occupato anche al Catania. “La prematura scomparsa di Christian Argurio priva il mondo del calcio di un dirigente capace e di un uomo cordiale, affidabile e disponibile, per anni apprezzato anche a Catania. Catania Football Club porge sentite condoglianze alla famiglia” scrive la società etnea. In rossoazzurro è stato in diversi vesti: responsabile scouting, osservatore e, dal 2016 al 2019, come direttore sportivo. Per lui anche una parentesi all’Akragas: “Per il calcio siciliano è stata una giornata drammatica: dopo la scomparsa del fuoriclasse Totò Schillaci, viene a mancare il dirigente calcistico Christian Argurio, originario di Messina, tra i più noti direttori sportivi siciliani nel mondo del calcio a soli 52 anni. Argurio è stato anche il Direttore sportivo dell’Akragas nella stagione 2015/2016 in Lega Pro. La Società biancoazzurra esprime la propria vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia Argurio”.

Hajduk Spalato e Nk Istra lo ricordano

Nel suo curriculum anche Bari, Juventus e Udinese, oltre alle varie esperienze all’estero. Amava in modo particolare il calcio croato e aveva fatto da osservatore all’Hajduk Spalato e all’NK Istra. L’Hajduk Spalato ora lo ricorda così: “Oggi siamo stati colpiti dalla triste notizia della prematura dipartita di Christian Argurio, ex capo del servizio scout dell’Hajduk. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici. Possa riposare in pace”. All’Nk Istra era stato al fianco di Sasa Bjelanovic, attaccante che aveva portato a vestire la maglia del Messina, così come Ante Vukusic, un altro dei suoi pupilli: “Christian Argurio, ex assistente direttore sportivo, ma grande uomo e soprattutto amico del club, oggi ci ha lasciati improvvisamente. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e condividiamo con loro il dolore e il vuoto nei nostri cuori. Christian sarà ricordato nei nostri pensieri per sempre come persona calorosa. Possa la tua anima riposare in pace caro amico mio”.

Il cordoglio della Lega Pro

La Lega Pro ha espresso immediatamente il suo cordoglio: “Il presidente Marani, il vicepresidente vicario Zola, il vicepresidente Spezzaferri, il Consiglio Direttivo e i club della Serie C abbracciano la famiglia Argurio e il Novara per l’improvvisa scomparsa del direttore sportivo Christian Argurio. Legato alla città di Messina, cresciuto nel Football Club Messina Peloro, in cui ha militato dal 2001 al 2007 prima come addetto stampa e poi come team manager, ha ricoperto importanti ruoli sia in Italia, lavorando per Juventus, Catania, Bari, Udinese e Novara, che all’estero con NK Istra, da direttore tecnico, e Hajduk Spalato. Ai suoi cari giungano le più sentite condoglianze da parte della Serie C tutta”. In segno di lutto è stata rinviata la sfida Pro Patria-Novara, in programma venerdì e posticipata all’1 ottobre. Numerosi i messaggi diffusi da squadre, colleghi e personaggi per commemorarlo. Il mondo del calcio è incredulo e Messina piange oggi uno dei suoi figli.